Cos'è L'Āyurveda?
Il termine sanscrito Āyurveda आयुर्वेद è composto Ayus (vita) + veda (conoscenza) , tradotto come "conoscienza della vita" , é il mezzo che ci da la conoscenza e gli strumenti necessari per poter vivere pienamente ed in salute per tutta la durata della nostra vita.
L’Āyurveda è una scienza antica, che nasce dall'osservazione della natura in tutte le sue espressioni. E' un vasto sistema terapeutico molto complesso ed il più antico di cui si abbia notizia, ed è l’unico che vanti una così imponente letteratura in lingua sanscrita. La sua dottrina risale ad un'epoca molto lontana e la sua sistematizzazione al 1500/2000 a.C. circa (anche se gli studiosi parlano di un tempo ancora più remoto).
La vita viene intesa come una continua interazione tra corpo, organi di senso, mente, anima.
L'individuo viene considerato nella sua totalità, unicità e in continua relazione e scambio con la natura che lo circonda.
I 4 scopi fondamentali dell'Āyurveda sono:
Prevenire le malattie
Curare la salute
Mantenere la salute
Promuovere la longevità
Per raggiungere questi scopi i metodi di cura in Āyurveda sono vari ed estremamente articolati, si adattano alla natura della persona ed alle sue relazioni con l’ambiente. Ci si avvale di:
Corretto stile di vita
Alimentazione
Somministrazione di piante medicinali
Trattamenti fisici
Praticata tutt’ora in India , l’ayurveda comprende 8 principali rami della medicina : medicina generale, chirurgia, ginecologia, ostetricia, pedriatria, otorinolaringoiatria, oftalmologia, geriatria.
In Italia l’Āyurveda è riconosciuta come “atto medico” dalla Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri (FNOMCeO).
I principi dell'Āyurveda
In accordo con l’ayurveda tutta la realtà è costituita da 5 elementi che aggregandosi e mescolandosi tra loro danno vita all’universo nel quale viviamo.
Etere (Akash): è l’elemento che pervade il tutto ed è correlato allo spazio, al vuoto. Il più sottile e impalpabile, etereo e informe. Nel corpo si manifesta negli spazi della bocca, del naso, del tratto gastrointestinale, dell’apparato respiratorio, dell’addome, del torace, dei capillari e dei vasi linfatici, dei tessuti e delle cellule. È legato al senso dell’udito.
Aria (Vayu): rappresenta il movimento e la parola vayu designa il dio del vento. Il vento che corre, è impalpabile e dà ossigeno e vita a tutto il creato. Nel corpo è legato al sistema nervoso, che a ogni stimolo reagisce con un movimento (dei muscoli, del cuore, dei polmoni, dello stomaco, dell’intestino, della pelle). Il senso è il tatto.
Fuoco (Tejas): è l’eterno trasformatore, colui che brucia e distrugge. Indica la forza esplosiva, concentrata e potente. Nel corpo presiede il metabolismo. Controlla la temperatura del corpo, la digestione, i processi di trasformazione e il senso della vista.
Acqua (Jala): pentrante, primordiale, feconda. la troviamo nei succhi gastrici, nelle ghiandole salivari, nelle mucose, nel plasma e nel citoplasma. Questo elemento è legato al senso del gusto.
Terra (Prittvi): rappresenta tutta la materia visibile solida e conferisce permanenza, stabilità e rigidità. nel corpo umano si trova nelle strutture solide: ossa, cartilagini, muscoli, tendini, pelle, capelli. È legato al senso dell’olfatto.
L'aggregazione dei 5 elementi da luogo ai 3 dosha VATA PITTA KAPHA.Secondo l’Ayurveda ogni malessere psicofisico nasce da uno stato di squilibrio più o meno grave tra i dosha , ne consegue che il fine della medicina ayurvedica è di riportare o mantenere i dosha in uno stato di equilibrio.
Vata è la combinazione tra Etere e Aria, è la forza responsabile del movimento.
Pitta è la combinazione di Fuoco e in minor parte Acqua, regola tutte le trasformazioni che avvengono nel corpo.
Kapha è formato da Terra e Acqua, è la forza di coesione e della stabilità.
Questi 3 dosha governano tutti i processi psicosomatici dell’uomo; dalla digestione all’eliminazione dei prodotti di rifiuto del corpo, dall’ira all’amore, dalla preferenza di un cibo rispetto ad un altro. Quando queste forze sono in squilibrio generano disturbi che, se non curati, portano alla malattia.
La costituzione dell’individuo (prakriti) può essere una combinazione di due o più dosha in percentuali diverse; rimane costante fin dal momento della nascita ma si può subire delle alterazioni (vikriti) a causa dell’influenza di fattori esterni.
Contrariamente alla medicina tradizionale, l’ayurveda non mira a curare il singolo sintomo, ma risale alla causa di esso e lo risolve naturalmente lavorando su tutto quanto il corpo (fisico e mentale).